lunedì 19 aprile 2010

Undicesima e Dodicesima Lezione

Nelle ultime due lezioni abbiamo completato la classificazione delle strutture in funzione del numero di soluzioni ammesse dai problemi statico e cinematico, mostrando come ciascun tipo di struttura necessiti di un modo di calcolo differente. 

Se una struttura è 
  • labile, un qualsiasi carico, a meno che non sia autoequilibrato, produce un movimento e quindi i vincoli non hanno modo di assicurare l'equilibrio: il problema statico non ha soluzioni
  • isostatica i vincoli efficaci sono in numero pari ai gradi di libertà ed hanno un unico modo per garantire l'equilibrio: il problema statico ha una soluzione unica che si può calcolare con il metodo della ricerca delle equazioni (sempre preferibile) oppure con il metodo canonico
  • iperstatica i vincoli efficaci sono sovrabbondanti e quindi , in generale, esistono tanti modi per garantire l'equilibrio: il problema statico ha infinite soluzioni che possono essere parametrizzate in vari modi. In pratica, il calcolo delle reazioni vincolari su una struttura una volta iperstatica si può fare scegliendo una reazione vincolare ed eseguendo il calcolo della struttura isostatica che si ottiene eliminando il vincolo corrispondente alla reazione scelta soggetta all'azione di tutti i carichi presenti sulla struttura iperstatica iniziale più la reazione scelta considerata come un carico ulteriore.

Inoltre abbiamo discusso gli schemi statici isostatici più importanti per i quali abbiamo indicato la procedura più semplice per il calcolo delle reazioni vincolari.

Tra le strutture ad un solo corpo: la trave appoggiata e la mensola.

Per le strutture a due corpi: l'arco a tre cerniere e più in generale le strutture nelle quali è possibile riconoscere una gerarchia tra una parte portata ed una parte portante.

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